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Il dialogo eseguito e tradotto in serbo di fronte allo Schermo 23
ITA / SERBO
PREPARATIVI PER LA PARTENZA
( Due voci sul fiume...Stavolta il Danubio )

PRIPREME ZA POLAZAK
( Dva glasa na reci )

x - La partenza: ecco il segreto di cui solo l’occhio ha saputo riservarsi la chiave.
y – Un paio di scarpe vecchie… Le scarpe di van Gogh… Ma chi indosserà più quelle scarpe?
x - La pittura inizia come una prestazione e procede come una alterazione. E’ l’azione svolta dall’altro che riceve e viene ricevuto per rafforzare ed estendere gli scenari possibili delle metamorfosi.
y - Non si tratta della rappresentazione di un  viaggio. E’ il nostro proprio viaggio, e non è un elemento mentale.
x - La controversia non è l’oggetto estetico, ma ciò che annuncia.

- Polazak: evo tajne za koju je jedino oko moglo da obezbedi ključ.
- Par starih cipela, van Gogovih cipela… Ali ko bi još ikada obuo te cipele ?
- Slikarstvo počinje kao predstavljanje I nastavlja se kao krivotvorenje; to je ustvari čin onog drugog koji prima I biva primljen da bi osnažio i upotpunio moguća  scenarija promena.
- Ne radi se o predstavljanju jednog putovanja; to je naše stvarno putovanje, a ne mentalna stvar.
- Problem nije u estetskom objektu već u onome što on objavljuje.

x - Chi guarda la luna indicata dal dito non sempre fa la cosa giusta.  A volte lo scemo fissa quel dito per vedere che non ci sia malizia nell’indicare un oggetto così lontano come la Luna.
y - L’idea che il movimento sia tutto e il fine nulla, trasforma il viaggiatore in un giocatore incallito.
x - Più frequenti delle false partenze sono i falsi viaggi.

- Ko gleda mesec uperenim  prstom u njega  ne čini uvek pravu stvar. Ponekad  budala bulji u taj prst da bi se uverila da nema nečeg  zloslutnog ili naopakog u pokazivanju  tako dalekog predmeta kao što je mesec.
- Ideja da je kretanje  sve a kraj ništa, menja putujućeg u oguglalog igrača  koji živi samo za trenutke  kada će da krene  na put.
- Ništa manje nisu učestali lažni polasci od  lažnih putovanja.

x - Come se la realtà avesse il volto della Medusa, gran parte del viaggio si consuma scattando fotografie, da guardare e riguardare impunemente.
y - Dietro la fotografia ci sono ombre che si fissano nella memoria e ci seducono continuamente.
x - Nell’istante dello scatto la realtà mantiene la propria profondità. Per questo la fotografia ci appare essa stessa come un brano di natura sempre da interrogare.
y - La didascalia la toglie dal flusso incessante delle associazioni per dargli una  dimora.
x - Nel tentativo di cogliere il mondo sul fatto, la fotografia è un reale punto di tangenza con la curva esterna della natura… non sempre della verità.
y - La verità si centra in un agguato di chi ha saputo fermarsi in un luogo che ama sinceramente, paziente in un metodo costante e ostinato in una particolare azione.
x - Tra i popoli solo i greci hanno guardato alla verità per metterla al riparo dei propri scudi.
y - Tuttavia la verità non serve contro l’occhio infernale delle Borse.

- Kao da stvarnost koja nas okružuje ima  lik  Meduze, veliki deo puta prođe u okidanju fotografija, u gledanju i ponovnom nekažnjenom raz gledanju.
- Iza fotografije postoje senke, koje se urezuju u sećanje i ne prestaju da nas očaravaju.
- U trenutku okidanja spoljna priroda zadržava svoju dubinu. Zbog toga nam se sama fotografija čini kao ogranak prirode koju stalno možemo ispitivati.
- Didaktika je zato može spasiti od neprestanog toka asocijacija i tako joj pruža utočište da bi se tu zaustavile.
- U pokušaju zahvatanja činjeničnog sveta, fotografija ipak poseduje dodirnu tačku sa spoljnom  krivuljom prirode, ali ne uvek i sa istinom.
- Istina se nalazi u zasedi onoga koji je umeo da se zaustavi na mestu koje iskreno voli, i stpljiv je u svom ustaljenom metodu, i nesalomiv u ostvarivanju svog dela.
- Možda su jedini Grci među svim narodaima, gledali istinu tako da bi je mogli zaštititi vlastitim štitom.
- Međutim ništa nije moglo da se odupre paklenom smradu Berzi.

x - Prometeo - che preferisce farsi mangiare il fegato incatenato alla rupe di sotto piuttosto che servo beato di Giove altissimo - rimane l’eterno grande santo e martire del calendario filosofico e sociale.
y - Quello che oggi è urgente dire è che ogni incontro è impossibile per chi persegue le alte definizioni del Sé.
x - Sono le basse definizioni a lasciare fessure capaci di trattenere i doni più preziosi sul vello degli argonauti.
y - Solo dopo una sanguinante riduzione del Sé Van Gogh si dipinse senza l’orecchio: era un invito a non partire.

- Prometej – koji će, okovan dole u pećini, pre sebi pojesti džigericu no što će biti  sveti sluga svevišnjeg Jupitera - ostaje večiti veliki svetac filozofskog i socijalnog kalendara.
- Samo niske definicije uvek ostavljaju međuprostore koji mogu da zadrže najdragocenije poklone u runu argonauta.
- Ono što je danas neophodno reći jeste da je svaki sastanak nemoguć za onoga koji sledi visoke definicije Sobstva.  Vincent je naslikao osakaćeno uvo kao poziv da se ostane uz njega.

x - Non forniremo la cronaca. Solo questo: un pensiero non confidenziale che ha veramente avuto luogo.
y - Sono cose frammentarie, scarsamente visibili, e approssimative… La loro narrazione però aiuterà a renderle approssimative come nella finitezza del calcolo integrale.
x – Sono cose pronte ad andare incontro alla fortuna, ma non certo allo sbaraglio.
y - C’è forse qualcosa di più indefinito e quindi di più ospitale del caso?
x - Teofrasto dice che il più bello dei mondi è proprio come un mucchio di rifiuti gettati a caso.
y - Una raccolta affrettata da questo mucchio sarà pur sempre una messa in forma di elementi utili per una ricostruzione indiziaria delle vicende che ci riguardano.

- Nismo tu da bi snabdevali hroničare. Jedino ovo: jedna je zamisao, i to ne tajnovita,  stvarno postojala.
- To su stvari fragmentarne, slabo vidljive, i neodređene... Ali zato pričanje o njima pomaže da postanu  verodostojne – kao pri završetku integralne računice.
- spremne da se upute prema sreći, a nikako ka zabrani.
- Ima li u ovom slučaju ičega nedefinisanijeg i prema tome gostoprimljivijeg?
- Teofras kaže da se ono najlepše na svetu može uporediti sa gomilom nehotično odbačenog  otpada.
- I jedno brzopleto sakupljanje sa gomile biće ipak, bar u naznaci, oformljavanje korisnih elemenata za rekonstrukciju događaja koji se nas tiču.

x - A volte il racconto ha dentro un enigma la cui soluzione spesso è mortale se l’interrogato ignora di essere lui stesso la risposta.
y - Edipo vince la Sfinge perché non pensa a sé stesso ma all’uomo nella sua genericità.
x - Anche Odisseo salva la pelle grazie alla doppia verità del suo proprio nome e del posto che lui ha nella natura e nella specie.
y - L’inganno e l’astuzia qui non sono il punto.

- Ponekad pričanje sardži enigmu čije je rešenje kadkad smrtonosno ako upitan nezna da je odgovor on sam.
- Edip pobeđuje Sfingu jer ne misli na samoga sebe nego na čoveka u svojoj sveobuhvatnosti.
- I Odisej spašava kožu zahvaljujuću dvostrukoj istini svog specifičnog imena i  mesta u prirodi i ljudskom rodu.
- Enigma i luksvost ovde nisu glavna tačka; potražite ih u prepredenom mozgu komentatora.

y - Le leggi dell’ospitalità non si possono manipolare impunemente perché a dettarle sono le possibilità assolute del caso e quelle relative della necessità.
x - Lucrezio, che fu il solo tra gli antichi a comprendere la fisica di Epicuro, dice che se gli atomi non deviassero mai dalla propria traiettoria non si sarebbero prodotti né urti né incontri, e non si sarebbe mai neppure formato il mondo. «Ciclope – dice Ulisse - ti supplichiamo di rispettare gli Déi. E Zeus, che gli ospiti si onora di accompagnare, è il vendicatore degli stranieri e dei supplici ». Ma Polifemo gli risponde: « Tu sei uno sciocco se pretendi di farmi temere e rispettare gli déi. I Ciclòpi sono più forti e non si curano di Zeus né degli dei».
y - A paragone di Prometeo, Polifemo è solo uno spavaldo. Si vanta di non temere gli Dei, ma non esita a supplicare il padrino di turno quando poi non sa vedersela con quell’ometto di Ulisse.

- Zakoni gostoprimstva ne mogu se nekažnjivo manipulisati. Diktira ih mogućnost slučaja I neophodnosti.
- Lukrecije, jedini usred antičkog sveta koji je razumeo Epikurovu fiziku, kaže, da atomi nikada nisu skrenuli sa vlastite putanje nebi došlo ni do sudara ni do susretanja među istim atomima, i nebi se nikada ni stvorio svet.
(Odisej) - Kiklope, preklinjemo te da respektuješ bogove. I Zeusa koji je častan pratilac gostiju, osvetnik prema strancima i onima koji koji se pokoravaju. (Polifem) - Budala si ako nameravaš da me uplašiš i nateraš da poštujem bogove.  Kiklopi su jači i ne brinu za  zeusa ni za božanstva.
- U odnosu na Prometeja, Polifem je samo jedan drznik. Hvali se da se ne boji Bogova, a ne dvoumi se da pokorno moli trenutnog gazdu kad nije u stanju da izađe na kraj sa čovečuljkom kao što je Uliks.

x - L’ospite è sacro per la sua natura assolutamente doppia: promettente e minacciosa, come quella di un dio. Quello sciocco di Ulisse avvisa Polifemo: « Ciclòpe, dopo che hai mangiato carne umana bevi anche questo vino. Per te l’avevo portato come un’offerta, se avendo pietà, m’avessi lasciato partire; invece tu fai crudeltà intollerabili, pazzo! In futuro, come potrà venir qualche altro degli uomini a trovarti? …» Ma l’oculista di precisione è capace di vedere soltanto una cosa alla volta.
y - Sappiamo tutti come è finita quella storia. Lo sviluppo pratico dell’inospitale porta alla cecità, alla solitudine e alla beffa.
x - Ciclopiche infatti sono l’insipienza e il pregiudizio.

- Gost je nešto sveto zbog svoje dvojne prirode: obećavajuće i preteće, kao kod bogova. Ali precizan posmatrač ume da sagleda stvari zaredom, jednu po jednu.
(Odisej)  - Kiklope, pošto si pojeo ljudsko meso popij sada i ovo vino.  doneo sam ga tebi na poklon  , kako bi me iz sažaljenja pustio da odputujem; ali ti činiš neoprostive surovosti, glupane. kako će u budućnosti neko drugi od ljudi moći da ti dođe u posetu?...
- Svi znamo kako se završila ta priča. Ustvari razvoj negostoprimstva vodi ka slepilu, ka usamljenosti i ruglu.
- Kiklopski su neznanje i predrasude.

y - Finché l'uomo sarà al guinzaglio dell'individualismo non cerca e non può trovare altro che la propria persona. Se Polifemo è la perversione dell’ospitalità eccessiva, Dafne è l’inaccogliente.
x - Con Lucrezio si può anche arrivare a dire che se gli uomini non avessero l’abitudine di deviare dalla propria traiettoria non si sarebbero prodotti né urti né incontri tra gli uomini e mai neppure si sarebbe formata la società umana, che tuttavia oggi si ritrova a ringhiare agli sconosciuti.
y - Nel nostro tempo viene dimenticata la sottomissione disonesta della conoscenza. Si sa tutto, anche della morte di piccoli vagabondi disoccupati.

- Ako Polifem predstavlja izopačenost preteranog gostoprimstva, Dafne je negostoprimiva. Stvarno dok je čovek vezan za individualizam ne traži i nemože da nađe ništa drugo  do svoje vlastite ličnosti.
- Što se Lukrecija tiče moglo bi se zaključiti da, kad ljudi nebi imali naviku da skrenu sa svoje vlastite putanje nebi došlo ni do sudara ni so sastanaka među istomišljenicima I nikad se nebi ni stvorilo ljudsko društvo, a ono i pored svega toga  ipak reži na one koje nepoznaje.
- Danas se zaboravlja i smatra nepoštenim podčinjavanje  saznanju. sve se zna, čak I i o smrti onih beznačajnih, nezaposlenih vagabunda.

x - Per abbandonare le abitudinarie certezze dell’organizzazione del vivere è più semplice dipingere la realtà con il viola, il verde, il giallo, il lilla, il  veronese, il giallo oro, l’ocra, la malva, il viola, il verde smeraldo,  il blu di prussia, il blu di cobalto: impastare tutto  per ottenere un colore basso come la merda.
y - In fatto di cadute, deviazioni, declassamenti e dissoluzioni delle forme, Narciso è lo stesso di Icaro, che precipitando in mare magari finisce per caso sulla zattera della Medusa o nel profondo di una fossa a Ornans.

- Da bi napustilI uobičajenu sigurnost organizovanog  života mnogo je jednostavnije slikati stvarnost bojom, ljubičastom, zelenom, žutom, lila, veronez zelenom, zlatno žutom, oker, bojom malve, smerasldno zelenom, prusko plavom, kobaltnom: pomešati sve to da bi dobili boju niskog kvaliteta, boju govna.
- Što se tiče padova, skretanja, deklasiranja i rešavanja stvari, Narcis je isto što i Ikar, koji je, strovalivši se u more, nekim slučajem mogao i da završi na splavu Meduze ili u dubini neke  jame u Ornansu.

y - Per andare oltre ciò che viene chiamato pittura, per uscire dal tubetto, dal pennello; per uscire dall’inquadratura e dal motivo, per uscire dalla caverna delle paranoie, lasciamo dunque al caso la messa in scena della nostra accoglienza.
x - D’altronde il valore dei doni è completamente affidato all’ospite che li riceve; anche lui sconosciuto, anche lui promettente e minaccioso.
y - Un tempo il calzolaio, il sarto o la ricamatrice erano pittori ancor prima di essere nati. Ora sia la realtà stessa ad essere portata a compimento, che è più pittore fra tutti i pittori nati; poi il pittore torni ad essere pittore  prima di morire.
x - Dopotutto si può anche produrre un mondo attraverso il processo stesso del vivere.
y - …Sarà sempre meglio di quella leggenda di una lingua morta, ridipinta, riappiccicata e poi rivenduta al mercato della nostra democrazia… Così terminano tutte le chiacchiere….

- Da bi prešli preko onoga što nazivamo slikarstvo, da bi izašli iz tube , iz četkice ; da bismo izašli iz kadra i iz motiva, da bismo izašli iz pećine paranoje, prepustimo zato  mizanscen našeg gostoprimstva slučaju.
- Ustvari vrednost darova je u celosti poverena gostu koji te darove prima; i njemu nepoznatom, i njemu koji istovremeno i obećava i preti.
- Jednom su obućar, krojač, ili vezilja bili slikari još pre no što su se rodili…
- Moguće je bilo gde stvoriti  svet  putem samog procesa življenja.
-  ...To je uvek bolje od one legende o mrtvom jeziku, preslikanom i ponovo okačenom a zatim preprodatom na tržištu naše demokracije… Tako se završavaju sva prepričavanja...

ENGLISH
GETTING READY TO LEAVE
( two voices on the river )
- Departure: this is the secret whose key only the eyes have thought to hold.
- A pair of old shoes, Van Gogh’s shoes… but who, who will ever wear those shoes again?
- Painting begins as a job rendered and goes on to become transformation; and just this action is performed by the other, who receives and is received, and so strengthens and broadens the possible scenarios of these metamorphoses.
- This is not the representation of a journey – it is our very own journey, and it is not a figment of the mind.
- The issue is not the aesthetic object, but what it announces.
- He who looks at the moon as pointed to by a finger, doesn’t always do the right thing. At times the fool fixes his gaze on that finger to make sure that there isn’t a ruse or some gain in pointing to an object so distant as the Moon.
- The idea that movement is everything and the goal nothing, turns the traveller into a jaded gambler who lives only for the moments when he can start fresh and set off again. Not less frequent than false starts are false journeys.
- As if the reality all around wore the Gorgon’s face, most of the journey is then thrown away on taking snapshots, looking at them again and again with impunity. There are shadows behind the photo, which fix it in our memory and keep seducing us.
- In the exact moment of a snapshot, nature outside retains its depth. This is why photography itself appears as a fragment of nature which must always be questioned. The caption below it however can lift it out of the unceasing flow of associations, and offer it a dwelling where it may come to rest.
- As we try to catch the world at it, photography is however a very real point of contact with the external curve of Nature – not always of truth.
- Truth takes a central position of stealth in the man who knowingly stops in a place he loves sincerely, patient in a constant way and persistent in a particular action. Among the different peoples probably only the Greeks looked at truth to protect it from their shields.
- In any case, no truth has served against the infernal breath of the Stock Exchanges.
- Prometheus – who prefers having his liver eaten while he lies chained on the rock below, rather than be a blissful servant of the Highest Zeus – remains the eternal great saint and martyr of the philosophical and social calendar.
- What needs to be said urgently today, is that all encounters are foreclosed to those who go after the grand definitions of the Self, as of anything else. Only after a bloody reduction of the Self, did Vincent paint the man with the mutilated ear as an invitation to us to remain beside him.
- It’s always a low definition that leaves cracks open that can hold back the most precious gifts spread on the fleece of the Argonauts.
- Can there be anything more indefinite and thus more hospitable than chance? Theophrastus says that the loveliest of worlds is just a pile of refuse discarded as chance wills it.
- Hurried pickings from the pile however give a sort of shape to elements which will help us in circumstantially reconstructing the events under discussion.
- Let’s not provide an account thereof. Only this: that non-confidential thinking did in fact take place.
- They are pieces of things, hardly visible, and approximate… Narrating them however will contribute to that approximation, like in the finished sense of integral calculus: willing to move in the direction of fortune, and not exactly towards ruination.
- Sometimes the story conceals an enigma within, whose solution is often deadly if the one being questioned doesn’t know that he himself is the answer. Oedipus wins against the Sphynx because he is thinking not of himself, but of man generically.
- Odysseus, too, saves his life thanks to the double truth of his specific name, and of his place in both nature and his species. Deception and cunning are not the point here; for these you will, if anything, have to look in the complicated brains of the commentators.
- Lucretius, who was the only Ancient who understood Epicurus’ Physics, says that if atoms never deflected from their trajectory there would have been no collisions, no encounters between the same atoms, and so the world itself would never have taken shape.
(Odysseus) “Cyclops, we beg you to respect the Gods. And Zeus, who is honoured to accompany the visitors, is the avenger of foreigners and supplicants.”
(Polyphemus) “You are a fool if you try to make me fear and respect the gods. The Cyclops are stronger, and couldn’t be bothered by Zeus or the divine ones.
- Next to Prometheus, Polyphemus is only a braggart. He claims to have no fear of the Gods, yet doesn’t hesitate to call for help from his godfather when he can’t deal with that little guy Ulysses.
- The laws of hospitality cannot be manipulated at will – they are dictated by the absolute possibilities of chance and those of necessity.
- The guest is sacred because of his uncompromisingly double nature: promising and threatening, like that of a god. But the precision eye doctor is able to see only one thing at a time.
(Odysseus): “Cyclops, after you have tasted of human flesh, drink this wine too. I brought it to you as an offer, if, taking pity on me, you would let me take my leave; instead, you perpetrate intolerable cruelties, madman! In the future, how will anyone else want to come and visit you?...”
- We all know how that story ended. In practice, developing the inhospitable leads to blindness, loneliness and trickery.
- Foolishness and prejudice are indeed cyclopean.
- If Polyphemus is the perversion of overmuch hospitality, Daphne is the unwelcoming. The laurel crowning the head of the exceptional being is a signal: “handle with care”. Else, we’re done for.
- In truth, until man is leashed to individualism, he neither seeks nor can find anything else but his own person.
- Together with Lucretius we can go so far as to say that if men didn’t have the habit of deflecting from their trajectory there would have been no collisions and no encounters between those same men, nor would human society ever have come into being – that society which today growls at strangers.
- In our day and age we forget the deceitful subjugation of knowledge. We come to know everything, even about the death of obscure, jobless wanderers.
- To leave behind the usual certainties of organized life, it’s easier to paint reality in purple, green, yellow, lilac, Veronese green, golden yellow, ochre, mallow, violet, emerald green, Prussian blue, cobalt blue: mix everything together to obtain a colour as base as shit.
- As regards the falls, deflections, degradings and dissolutions of shapes, Narcissus is the same as Icarus, who by falling into the sea may well end up on Medusa’s Raft, or into a deep grave at Ornans.
- To go beyond what we call painting, to come out of the tube, out of the brush; to come out of the frame and out of the motif, to come out of the cave of paranoia, let us then leave to chance the mise-en-scène for our reception.
- On the other hand, the value of gifts is entirely entrusted to the guest who receives them. He too is unknown, he too promising and threatening.
- Once upon a time the cobbler, the tailor, or the seamstress were painters before even taking birth. But now let reality be fulfilled, which is more painterly than all born painters. Then let the painter go back to painting before he dies.
- After all, it’s possible to produce a world through the very process of living.
- …It’ll always be better than that myth of a dead language, painted up, glued together and then re-sold second-hand in the market of our democracy…
...At which point all idle talk comes to an end...

APPARIZIONE DELLA TAVOLA 23 AL TERMINE DELLA LETTURA
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Gli schermi e le apparizioni delle tavole
La legenda della Tavola 23
Apparizione della Tavola 24
_Fornitura per Novi Sad (Serbia) dell'11 aprile 2013_
Gli schermi e le apparizioni delle tavole